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Matteo Renzi e la colomba - C. Chaplin |
Dopo una prolungata assenza dalle scene artistiche, deciso più che mai a rompere gli schemi – e qualcos’altro - delle Belle Arti, Matteo Renzi torna prepotentemente a far parlar di sé, immolandosi per la gloria dell’arte a protagonista assoluto di un’opera acclamata dalla critica come vero e proprio manifesto della seduzione politica del XXI secolo.
Si tratta del dipinto a olio “Matteo Renzi e la colomba”, traduzione del titolo originale “Young quaquaraquà with a dove”.
Autore materiale dell’opera è il pittore francese Charles Chaplin, al quale, indubbiamente, si deve riconoscere la straordinaria capacità di saper cogliere, con estrema esattezza, l’infinita gamma di emozioni che trapelano sul volto del soggetto ritratto.
Fedele alle sue tendenze trasformiste e in perfetto accordo con la sua mimica politicamente rivoluzionaria, Matteo Renzi diventa, nelle mani di Chaplin, la nobilissima interpretazione pittorica di un’antica divinità, agitata da sentimenti che si manifestano con irreprensibile incesso e mimica non convenientemente regolata.
In un’atmosfera delicata ed eterea, su uno sfondo indistinto e di bianco svestito, Matteo accoglie il candido volatile con la vibrante spontaneità del disgusto. Tutto il resto è permeato da un erotismo sottile ma raffinato: la chioma castana raccolta sulla sommità del capo in un raffinato chignon dal sapore greco-romano, la fronte alta dove ogni riccio si trasforma in un capriccio, la veste sotto cui traspaiono le morbide rotondità e la carnagione opalescente.
Non resta che rallegrarsi col pittore per la scelta del modello.
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