Il senso del presente: Caravaggio uno di noi



La Madonna dei Pellegrini o di Loreto-Caravaggio
La Madonna dei Pellegrini o di Loreto
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio (1571-1610) può essere ritenuto, a tutti gli effetti, l’autore di una delle più straordinarie rivoluzioni della storia dell’arte. Rovesciando tutti i sistemi di pittura alla moda -per mettere al loro posto lo studio vero e corretto della natura- egli scopre la pittura del popolo, una pittura che può essere compresa da tutti perché non sacrifica nulla della verità che viene restituita così com'è, senza alcun intento di abbellirla o renderla piacevole alla vista. Dunque, non c’è da stupirsi se le sue opere attrassero l’attenzione e lo schiamazzo di tutte le classi sociali, anche di quelle normalmente indifferenti alle opere d’arte. Allo stesso modo con cui Caravaggio aveva stravolto il racconto biblico col proposito dissacratorio di sbarazzarsi del mito, Scoria dell’Arte stravolge alcuni dipinti del Maestro lombardo restituendo, non senza ironia, i sacri misteri alla realtà degli eventi comuni.

L’apparizione de La Madonna dei Pellegrini o di Loreto (1604-1606), dipinto conservato nella Cappella Cavalletti della basilica di Sant'Agostino a Roma, rappresenterebbe l’atto con cui il popolo dei pendolari italiani si affida alla Vergine per essere accompagnato nel tortuoso percorso che conduce all'agognata meta. 
Guasti e ritardi permettendo.
La scena si svolge nella penombra di un sottopasso ferroviario, luogo di autentici drammi giornalieri, dove spesso si registrano casi di apparizioni mariane e fenomeni allucinatori dovuti ai continui ritardi e alle estreme condizioni di viaggio cui sono costretti i pendolari.
I due pellegrini o passeggeri che dir si voglia, dopo un viaggio pieno di stenti, con le vesti ormai sdrucite e i piedi nudi e gonfi, vengono ricompensati con l'apparizione della compassionevole Maria che, vestita in abiti da popolana, regge a fatica un Gesù non propriamente neonato. 
Riposo durante la fuga in Egitto -Caravaggio-Dipinti classici reinterpretati in chiave moderna
Riposo durante la fuga in Egitto

Rimanendo in tema di "trasporti", osserviamo il Riposo durante la fuga in Egitto, soggetto di un dipinto realizzato tra il 1595 ed il 1596 dal Caravaggio e conservato nella Galleria Doria Pamphilj di Roma. 
Il dipinto mostra innanzitutto l'adesione del giovane Caravaggio alla tradizione pittorica lombardo-veneta: si veda, ad esempio, il mirabile gioco di vedo-non vedo del paesaggio avvolto dalla nebbia. Ma a rendere pienamente quotidiano l’evento sacro è la pensilina, un moderno ed accogliente riparo per la Sacra Famiglia che, rischiarata dalla luce fredda di una lampada al neon, attende quieta alla fermata.
Tutta la scena è permeata dalla pace e dalla serenità di un’attesa che si tramuta in un meritato riposo: Maria e il Bambino dormono mentre il vecchio Giuseppe veglia, stanco, reggendo lo spartito affinché l'angelo possa leggere e suonare.

Cena in Emmaus-Caravaggio-Dipinti classici in chiave moderna
Cena in Emmaus






Concludiamo il nostro percorso alla scoperta del Caravaggio moderno con l’episodio della Cena in Emmaus (1601-1602), il piccolo villaggio alle porte di Gerusalemme dove due discepoli riconoscono, in un viandante che avevano invitato a cena, Cristo risorto.
La scena si svolge in un moderno fast-food, attorno ad un freddo tavolo in fòrmica: Cristo, al centro della composizione e col braccio proteso in avanti, compie il gesto della benedizione del pane, generando lo stupore e la meraviglia dei due discepoli.
Il quarto personaggio, l'oste, appare invece disorientato, non riuscendo a cogliere il significato profondo dell'episodio cui sta assistendo. Il suo sguardo perplesso mostra lo stupore di chi guarda ai miracoli con scetticismo. 
Soprattutto quando questi avvengono in un fast food.












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