![]() |
La Maddalena penitente - Georges de La Tour |
È Georges de La Tour, l’enigmatico quanto controverso pittore francese che, seguendo la moda in auge nel XXI, ci costringe a rivedere sotto una nuova luce, preferibilmente a cristalli liquidi, santi e personaggi biblici ritratti senza aureola ne attributi divini, in interni rischiarati solo dalla luce occulta della tecnologia.
![]() |
La Maddalena - Georges de La Tour |
Atrofizzata su una sedia, in un’ambientazione scarna, avvolta dal buio pesto del peccato, la Maddalena appare chiusa in se stessa, in uno stato di fantasia simile all'ipnosi. Mentre con la mano destra sorregge il mento e con la sinistra accarezza un teschio, fissa lo schermo blu del televisore alla ricerca, forse, dell’illuminazione divina.
In costante aggiornamento e sempre al passo coi tempi, nel corso dell’ultima produzione artistica, Georges de La Tour abbandona lo studio degli effetti luministici del tubo catodico in favore di ambientazioni notturne illuminate dalle più moderne e potenti tecnologie a cristalli liquidi, le uniche capaci di conferire alle opere quell'atmosfera modernissima di desolante solitudine.
E la Maddalena non si tira di certo indietro diventando, ancora una volta, la protagonista assoluta di uno splendido notturno virtuale a lume di PC. Nella solitudine di una stanza buia, così come predilige la moderna tecnologia, la Maddalena fissa in silenzio il mondo virtuale attraverso il monitor di un laptop, accarezzando dolcemente il suo fidato follower - il teschio sulle ginocchia - l’unico, reale, contatto umano a disposizione.
L'Educazione della Vergine - Georges de La Tour |
Nella terza ed ultima opera, intitolata l’Educazione della Vergine, Georges de La Tour esplora il mondo dei cosiddetti “nativi digitali”. L’immagine ritrae una Maria bambina che, accorsa al richiamo della madre Anna, regge una candela la cui luce rischiara un dispositivo touchscreen, il vero punto focale della composizione su cui convergono gli sguardi delle protagoniste. L’educazione della Vergine si consuma in una dimensione tutta domestica.
Sorretto da Anna, il tablet affiora dalla penombra leggermente inclinato e, come un magnete, cattura per sempre l’attenzione della bambina. Sicuramente le opere di Georges de La Tour si caratterizzano per la grande maestria nel controllo delle fonti di luce. Un po’ meno, forse, nell'uso della tecnologia.
Commenti
Posta un commento