Un viaggio tra diners americani e caffetterie italiane
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La lattaia - J. Vermeer |
I quadri di Vermeer sono stati spesso definiti come vere e proprie “istantanee”, non solo per quella straordinaria capacità di riuscire a fermare sulla tela un attimo di vita domestica, ma anche per gli eccezionali effetti “fuori fuoco” che si possono ammirare in alcuni suoi dipinti dove, al pari della moderna tecnica fotografica, alcuni particolari appaiono a fuoco ed altri no. Questa caratteristica di indubbia modernità e la capacità di evocare le pacate atmosfere del secolo d’oro olandese, hanno reso Vermeer un indiscusso Maestro del quotidiano.
Questa volta compiamo un balzo di quasi 400 anni e trasportiamo Johannes Vermeer avanti nel tempo: da Maestro del quotidiano del Seicento olandese a Maestro del quotidiano del XXI secolo. Abbandoniamo le case, i salotti e i sereni ambienti dell’epoca per immergerci in quelli, sicuramente più frenetici, di diners americani e delle caffetterie moderne dove gli antichi gesti quotidiani, la ritualità di certe azioni compiute dalle donne di Vermeer, sembrano comunque mantenere intatta la loro silenziosa sacralità.
Il tema delle scene di cucina ebbe una notevole diffusione nei Paesi Bassi fin dal Cinquecento e se Vermeer avesse vissuto oggi, sicuramente il suo occhio si sarebbe soffermato sugli abituali gesti compiuti da cameriere cotonate di diners americani, intente a servire ai commensali la specialità della casa e l’immancabile caffè annacquato.
Così, La Lattaia, opera del 1658-1660 conservata al Rijksmuseum di Amsterdam, diventa la robusta cameriera di un tradizionale american diner, dove su panche di finta pelle e tavoli in formica, colesterolo e trigliceridi dell’americano medio fanno festa.
Cambia l’ambientazione ma la lattaia di Vermeer mantiene la concentrazione: con una leggera inclinazione del busto, bilancia il peso della brocca e controlla la sua azione. La luce, proveniente dalle finestre che danno sulla strada e dalle lampade a soffitto dal sapore vintage, rischiara il volto della donna ed esalta il giallo della veste e il blu oltremare del grembiule.
Stesso odore di omelette e di caffè americano nell’ambientazione scelta per La Fantesca che porge una lettera, il dipinto di Vermeer del 1667 conservato nella Frick Collection di New York.
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La Fantesca che porge una lettera - J. Vermeer |
Come in molti dipinti dell’artista olandese, la scena si svolge in un luogo chiuso. Fuori è ormai buio pesto e in un diner americano, la padrona seduta ad un tavolo si appresta a fare i conti di fine giornata. Con penna alla mano e qualche dollaro di mancia, la donna interrompe il conteggio guardando con sorpresa la cameriera che le si avvicina per porgerle forse uno scontrino sfuggito. La luce dei neon si riflette sul volto della moderna imprenditrice di Vermeer il cui abbigliamento ricercato, i gioielli di perle e gli inserti di pelliccia maculata, stridono con il vestiario più dimesso della serva a cui, ogni giorno, spetta rimpinzare annoiati yankee di provincia.
Nella terza ambientazione si è scelto di trasformare la famosa Donna con brocca d'acqua, opera risalente al 1664-1665 circa, in una celebrity chef.
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Donna con brocca d'acqua - J. Vermeer |
Nelle retrovie di una cucina professionale, tra scaffali in metallo e piani in acciaio inox, la donna si destreggia nella preparazione di prelibati manicaretti. Con la testa coperta da un ampio copricapo e una mantellina di cotone bianco inamidato, la celebrity chef impugna con sicurezza una zuppiera in metallo volgendo lo sguardo alla sua destra, per consultare attentamente la lista delle ordinazioni.
Vermeer fu particolarmente abile nel ritrarre i tradizionali ambienti di vita quotidiana dove spesso appare una borghesia dedita e attenta ai valori del lavoro.
Tale dedizione si ritrova ne La Pesatrice di perle (o Donna con una bilancia), soggetto di un dipinto del 1664 conservato nella National Gallery of Art di Washington che, nell'immagine proposta, si trasforma in una esperta barlady di una elegante caffetteria italiana, intenta nella preparazione di un ottimo caffè espresso.
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La Pesatrice di perle - J. Vermeer |
Come in un’istantanea, l’attenzione dell’osservatore è ricondotta sul soggetto principale, la donna che, con il capo velato e una mantella blu oltremare, appare perfettamente a fuoco rispetto ai dettagli retrostanti avvolti dalla penombra.
Che sia un fast-food americano o un coffee-house europeo, Johannes Vermeer si riconferma supremo Maestro del quotidiano.
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