Il disprezzo di Angela Merkel - W. A. Bouguereau



fotomanipolazione di quadri famosi-celebrità in dipinti storici
Il disprezzo di Angela Merkel - W. A. Bouguereau

Malgrado sia dotato di un eccellente tecnica pittorica, capace di raggiungere straordinari effetti di realismo, l’arte di William-Adolphe Bouguereau non sempre ha incontrato i favori della critica. Abbandonati i soggetti religiosi e mitologici e quella fervente immaginazione che tutto tramuta in un idilliaco tripudio di putti, la carriera di Bouguereau compie una brusca sterzata verso l’arte dell’Eurozona, ossia un tipo di pittura prodotta a Eurolandia nella prima metà del XXI secolo, sotto l’influsso della Banca centrale europea che, seppur eseguita con tecnica magistrale, risulta spesso falsa e vuota fino al cattivo gusto. 
L’elegiaca visione della Fede portabandiera è ormai lontana e con Il disprezzo di Angela Merkel, William-Adolphe Bouguereau predilige ora opere d’impronta storica alquanto discutibili, ma pur sempre caratterizzate da una perfetta padronanza della forma e della tecnica e da una verosimiglianza tale da riuscire a esortare anche il più pigro degli intestini.


Il dipinto, un olio su tela appartenente ad una collezione privata, rappresenta Angela Merkel, la Cancelliera tedesca considerata da Forbes Magazine “il bipede più potente al mondo”. 
L’ascesa politica di Angela Merkel risale al 2005 quando, per la prima volta, ricopre la carica di Cancelliere federale della Germania. Nel 2009 torna a vincere le elezioni formando il Governo Merkel II, La Vendetta, rimasto in carica fino al 2013, giorno in cui ha giurato il Governo Merkel III, La Rappresaglia.

Fautrice di un nuovo ordine mondiale fondato sulla disparità assoluta degli Stati, i piani politici della Merkel mirano a rispolverare gli antichi fasti del Sacro Romano Impero Germanico, passando per l’annientamento della Grecia e la sottomissione di tutti i paesi dell’Eurozona. Fuori dalle mire egemoniche della Merkel, il Vaticano, dal quale spera un giorno di ottenere l’incoronazione imperiale, proprio come Carlo Magno nell’800.
Un sentore si era già avuto nel 2008 quando Angela Merkel ricevette il Premio Carlo Magno «per la sua opera di assoggettamento dell'Unione europea».

Ipnotizzato e sedotto dall'irrefrenabile avanzata della Cancelliera, anche William-Adolphe Bouguereau che dedica alla Merkel un ritratto di somma compostezza e malcelato sdegno.
L’imperatrice di Eurolandia è rappresentata in primo piano con il busto rivolto verso destra e il viso di ¾. Abbandonato il look conservatore, la Merkel si concede allo spettatore nell'erotismo piccante di un outfit finto-trasandato che lascia scoperte le spalle. 
Il volto, incorniciato da quello che è considerato il caschetto biondo più famoso (dopo quello di Nino D’Angelo), esprime lo sdegnato rifiuto verso i paesi dell’UE che non hanno ancora risanato i debiti e perciò considerati inferiori.

Dall'alto della sua postazione, la donna rivolge il suo sguardo verso il basso: le palpebre cascanti e le labbra serrate non preannunciano nulla di buono.

Commenti

  1. Ahaha! Bellissimo! Adoro i quadri di Bouguereau, tra l'altro! La tua scelta è azzeccatissima!

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    1. Ciao Annalisa! Sicuramente la fotomanipolazione dei dipinti mi diverte e mi appassiona e, con i politici di oggi, la cosa mi entusiasma ancora di più…Ma il mio pensiero va a tutti i grandi Maestri dell’arte che, effettivamente mi rendo conto, si staranno rivoltando nella tomba!!!

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    2. Però la tua reinterpretazione denota grande conoscenza della storia dell'arte: solo così si può fare un buon lavoro come il tuo. complimenti!

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    3. Occhio critico il tuo, Annalisa, non ti sfugge nulla! Si: ho studiato arte!! Ti ringrazio per i complimenti!

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