DaMina con l’ermellino – Leonardo da Vinci


fotomontaggio di Mina in Dama con ermellino - Leonardo da Vinci
DaMina con l’ermellino – Leonardo da Vinci

I dipinti, gli studi, gli appunti e disegni di Leonardo da Vinci custoditi nei musei di tutto il mondo, restituiscono il profilo di un uomo d’ingegno, la cui sete di conoscenza unita ad un’indiscussa genialità, lo portò a spaziare in molteplici campi del sapere, indagando su tutto ciò che lo circondava per decifrare il complesso mondo di leggi e formule che regolano la natura e l’essere umano. 

Gemma del museo Museo Czartoryski di Cracovia (dal 2012 esposta al castello di Wawel) è la DaMina con l’ermellino: l’opera di un maestro che, attraverso la pittura, cerca di colmare un vuoto, trasfigurando una malinconica assenza in una idilliaca presenza. La donna ritratta va quasi sicuramente identificata con l’illustre interprete della musica italiana: Mina Anna Maria Mazzini, o semplicemente Mina.
Il dipinto, un olio su tavola riemerso dal bunker di un caveau svizzero, è sicuramente posteriore al 1978 quando la cantante decise di abbandonare le luci della ribalta, sottraendosi alle leggi dello spettacolo ritirandosi a vita privata. Da quel momento, la sua carriera prosegue attraverso la manifestazione della sola voce. 
Il ritiro di Mina dovette scuotere profondamente anche Leonardo che, non pago della voce ed attanagliato da una insolita nostalgia, decise di restituirla nuovamente al suo pubblico attraverso una personalissima interpretazione pittorica che, come un fermo immagine, diventa un omaggio all'ineffabilità di una donna.

La figura di Mina emerge da un indistinto sfondo scuro in compagnia di un candido ermellino: non serve un’ambientazione, basta la presenza del mito. 
Il busto è rivolto a sinistra mentre lo sguardo si volge altrove mostrando l'imperturbabilità solenne di un'antica statua: è distante ma “viva”, statuaria e non finta. Attraverso un’acuta indagine psicologica, Leonardo cerca la verità di questa donna e non la sua idealizzazione. 

La luce proveniente da destra rischiara la pelle diafana di Mina che, da brava maestra dei camuffamenti, indossa occhialoni a goccia e l’immancabile foulard nero, divenuta oramai un’abitudine scaramantica. I capelli rossi raccolti sono tenuti fermi da due lacci, uno nero e l’altro dello stesso colore della chioma, entrambi fissati all'altezza della fronte.
L'abbigliamento è curatissimo ma non eccessivamente sfarzoso: non vi sono gioielli o monili ad impreziosire il tutto, se non una lunga collana di perle scure ed un pendente appena accennato all'orecchio destro.
Con il suo celebre “sfumato”, Leonardo rivela il volto vero di una diva: un mix tra reale e ideale che la rende al tempo stesso una donna autentica ed un mito inafferrabile.



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