Ritratto di Quentin Tarantino nelle vesti di un beffardo – J. Ducreux

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Ritratto di Quentin Tarantino nelle vesti di un beffardo – J. Ducreux  



Alla costante ricerca di dipinti “sui generis”, Scoria dell’Arte oggi propone un salto temporale che vede protagonista Joseph Ducreux, pittore francese di fine Settecento, e il “Re del Pulp” Quentin Tarantino che, tra duelli, sangue, arti mozzati ed armi fumanti, trova anche il tempo di mostrarsi al pubblico in una veste inconsueta.

Molto lontano dallo stile della ritrattistica ufficiale settecentesca, i ritratti di Joseph Ducreux riflettono piuttosto l’interesse dell’artista per la fisiognomica del personaggio, le cui espressioni facciali appaiono finalmente libere dai pesanti parrucconi incipriati della moda del tempo.

In una sala del Museo del Louvre campeggia l’incisivo Ritratto di Quentin Tarantino nelle vesti di un beffardo, omaggio dell’artista al regista e produttore statunitense. Particolarmente celebre per la sua cinefilia maniacale e per la conoscenza enciclopedica di film, non tutti sanno però che la passione di Tarantino per il cinema e la sua predilezione per certe pellicole di genere, ciniche e sanguinose, nasce all'età di sei anni con la traumatica visione di Bambi, capolavoro indiscusso del cinema noir con cui Walt Disney ha condannato milioni di adulti e bambini ad andare in analisi.

Questa esperienza ha segnato indelebilmente il giovane Quentin Tarantino che di lì a poco, sarebbe diventato maestro indiscusso di una certa cinematografia pulp, in cui l'ambiguità morale dei personaggi, l’humour devastante, la violenza e le armi diventano non solo elementi identificativi del suo stile, ma lasciano trasparire in modo evidente la mancata elaborazione del lutto per la morte della madre di Bambi.

Come un cameo nei suoi film, nel dipinto di Ducreux, Quentin Tarantino riduce la distanza tra sé stesso e lo spettatore verso il quale punta il dito mostrando un sorriso compiaciuto, quasi contratto in una smorfia, e quel mento acuminato divenuto con gli anni un marchio di fabbrica.
 L’abbigliamento è semplice: giacca a doppio petto marrone chiusa sul davanti, camicia bianca con rouches ai polsi, fazzoletto da collo, in rigoroso bianco virginale annodato sul davanti e, infine, cappello scuro a falda larga per meglio camuffare la fronte alta.

Commenti

  1. Benvenuta Blu Malva!Il dipinto originale di Ducreux è molto interessante ed il volto di Quentin Tarantino si presta particolarmente bene!

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