Guidi e Gemelli: i monomaniaci - T. Gericault

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Guidi e Gemelli: i monomaniaci - T. Gericault


Una delle figure che meglio incarna i canoni dell'arte romantica è il pittore di origine francese Jean-Louis André Théodore Géricault, Di formazione neoclassica, Gericault, abbandona presto i canoni accademici per riproporre interessanti soggetti di cronaca, intesi come stimolo di riflessione sulla condizione miserabile degli uomini. 
A tal proposito, decide di recarsi in Italia dove, a Roma, nelle sedi del Potere, non ha che l’imbarazzo della scelta. 
Crollato l’impero berlusconiano, mentre l’Italia è dominata dalla reazione renziana, Géricault analizza il dramma della realtà contemporanea e il suo interesse per il naturalismo nudo e crudo, lo porta a prediligere temi dal gusto macabro, quali le teste dei ministri e di talentuosi imprenditori.
Proprio questa passione per l'indagine della realtà lo porta ad occuparsi di cronaca. Mentre si trova a Roma viene raggiunto dalla sconvolgente scoperta di un’ intercettazione telefonica intercorsa tra il Ministro Federica Guidi e il suo fedele compagno di vita Gianluca Gemelli, nella quale la prima rassicurava il secondo sull'approvazione di emendamenti favorevoli ai suoi interessi. 


La notizia spinge Gericault a concepire il progetto di dieci ritratti di alienati monomaniacali, attraverso i quali l’artista avrebbe raffigurato dieci ospiti del manicomio parlamentare malati di monomania, ossia il disturbo mentale caratterizzato dall'ossessiva presenza di un’idea fissa. 
Delle dieci opere realizzate, solo cinque sono giunte a noi anche se, sembra lecito supporre, che le restanti non tarderanno a palesarsi. 

I ritratti che oggi analizziamo rappresentano La monomania del favoritismo e La monomania del furto: in entrambi le espressioni e la gestualità sono colte con un'acutezza e una precisione tale da rendere quasi possibile la diagnosi. 

Il dipinto sulla destra ritrae il mezzobusto dell’ex Ministro per lo sviluppo economico di amici e parenti, Federica Guidi, dai cui tratti fisionomici sembrano emergere le tracce della disposizione caratteriale alla monomania del favoritismo. 
Géricault si sofferma, in modo particolare, su alcuni elementi, quali l'abito scuro realizzato con lunghe pennellate, la cuffia che incornicia il volto contratto alla ricerca di complicità e la mimica che mostra l’incapacità del soggetto di controllare razionalmente le reazioni del proprio corpo. 
Il forte realismo di Gericault rende particolarmente espressivo ed inquietante anche il secondo ritratto, dedicato alla monomania del furto. Protagonista è Gianluca Gemelli, che sembra incarnare perfettamente il mito moderno del Self Made Man, ovvero l’uomo che si è fatto da solo. 
L’imprenditore, scaltro negli affari quanto astuto in fatto di donne, sembra glissare lo sguardo della sua ex compagna, concentrandosi piuttosto nella conta di banconote da 50 che, ampie come lenzuola, debordano dai confini della tela. 




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