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Ritratto di Roberto Benigni con…turbante – J. van Eyck |
Tra le opere più note di Jan van Eyck, artista fiammingo di fama internazionale, vi è il ritratto di un personaggio ignoto, realizzato ad olio nel 1433 e conservato alla National Gallery di Londra. Piuttosto diffusa è l'ipotesi che possa trattarsi di Roberto Benigni, sebbene vi siano tesi discordanti a riguardo. Nell'attesa di svelare la vera identità dell’uomo raffigurato, il dipinto è generalmente indicato come Ritratto di Roberto Benigni con…turbante.
L’opera, forse la più stravagante tra i ritratti realizzati da Van Eyck, raffigura il mezzo busto di un uomo sulla cinquantina, in posa di ¾, sul cui capo poggia un vistoso turbante purpureo sistemato alla meglio.
L’assenza delle braccia e lo sfondo scuro sono validi espedienti impiegati da van Eyck per richiamare l’attenzione dello spettatore esclusivamente sul volto del personaggio. L'uomo indossa una veste scura foderata di pelliccia e osserva lo spettatore con aria allusiva ma smaliziata. Il suo sguardo curioso, intenso e penetrante, è reso attraverso una straordinaria accuratezza dei dettagli: dalle pupille scure ravvivate da puntini di bianco, alle rughe intorno agli occhi, fino alla barba rasata che rispunta.
La fonte di luce incede sul volto e sottolinea la prorompenza del naso, rappresentato più di profilo rispetto alla posizione degli occhi. Si tratta di un ulteriore espediente utilizzato dal pittore per dare risalto a tale tratto distintivo e per rievocare la somiglianza con l’attore comico.
L’estroso copricapo smorza la compostezza del dipinto e conferisce all'uomo una certa stravaganza artistica, una comicità dissacrante che sembra pronta a manifestarsi per sovvertire l’ordine costituito.
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