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Ritratto di Giovanni Allevi alla corte del Re Sole – C. Le Brun |
L’artista francese Charles Le Brun è stato il massimo esponente del classicismo accademico del XVII secolo. Famoso soprattutto per gli opulenti ritratti barocchi, il suo stile grandioso influenzò a tal punto il gusto e la moda francese che Luigi XIV lo promosse direttore ufficiale dell'Accademia di scultura e pittura della Parrucca francofona. In tali vesti, Le Brun partecipò attivamente alla definizione delle forme massicce e sostenute di questo accessorio, portando all'apoteosi l’impiego della capigliatura posticcia.
In qualità di pittore, Le Brun fu autore di apprezzabili ritratti raffiguranti i personaggi improbabili che bazzicavano alla corte del sovrano modaiolo. Tra questi vi è Ritratto di Giovanni Allevi alla corte del Re Sole, capolavoro assoluto di estrema e barocca evidenza, che aiuta a comprendere come il fenomeno della parrucca raggiunse proporzioni tali da suscitare allarme preoccupazione tra le corti europee.
L’opera, un pastello su carta, fu realizzata nel 1655 ed è gelosamente custodita al Louvre di Parigi, nella Sala delle porcellane.
Il soggetto è Giovanni Allevi, il virtuoso clavicembalista e compositore italiano, nonché direttore d'orchestra ufficiale alla corte di Versailles, di cui ancora oggi si conserva la più antica parrucca giunta intatta sino a noi. Genio indiscusso del clavicembalo, corno e controfagotto, Giovanni Allevi svolgeva un ruolo importantissimo per il fasto sonoro della corte, allietando tutti i momenti della giornata del sovrano.
Allevi è ritratto come era solito presentarsi in pubblico, nella veste formale di compositore di corte, abbondantemente incipriato e imparrucato. L’abito, confezionato con i damaschi e broccati più elaborati, è impreziosito da un morigerato fiocco di stoffa rosata che richiama il lieve rossore delle guance. La parrucca, confezionata con stoppa increspata e capelli di gente giustiziata, denota un certo gusto per l’effetto drammatico e per l'ornato. Il suo interno era imbottito di crine e fil di ferro saldamente ancorato al cranio, ma tutto ciò era sapientemente mascherato dai fluenti riccioli che inanellandosi, ricadevano morbidamente sulle spalle favorendo l'annidarsi di microbi e parassiti.
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