L’ultima notizia – P. De Champaigne

L’ultima notizia – P. De Champaigne

Studiando le biografie dei Maestri che hanno reso celebre l’arte attraverso i propri capolavori, ci siamo chiesti se mai qualche impavido pittore abbia avuto l’ardire di immortalare su tela lo squilibrio della mente umana. Sfogliando le pagine della Scoria dell’Arte lo abbiamo trovato: è Philippe de Champaigne, l’artista francese che, con L’ultima notizia, ha saputo rappresentare la follia del genere umano mascherata in un amabile donnina coreana.

L’opera, destinata all’altare maggiore delle stanze private del celebre dittatore nord-coreano Kim Jong-un, è stata realizzata il 6 Gennaio 2016, quando la Corea del Nord ha annunciato di aver detonato con successo una bomba all'idrogeno.

Per la creazione di questo dipinto, de Champaigne abbandona le tendenze barocche per orientarsi verso uno stile, un colore e un impianto figurativo più misurato, in cui prevale un ordinato naturalismo. 

Protagonista della scena è Ri Chun-hee, l’anchorwoman più famosa della Tv di stato coreana. Laureata in performance art, l’«annunciatrice del popolo» si concede ad elevate performance televisive in occasione di eventi particolarmente importanti, come: l’annuncio della morte del Grande leader Kim II Sung nel 1994, quello del figlio nel 2011 e l’annuncio del test nucleare del 2006. In ultimo, la notizia della bomba atomica voluta dal dittatore Kim Jong-un nel 2016. Tali performances le son valse il titolo di Nostra Signora Annunciatrice di Sventura. 

Nell'opera de Champaigne si concentra sul momento culminante della lieta novella. Il centro della composizione è dominata dalla giornalista asiatica ritratta nel suo tradizionale abito coreano, seduta al tavolo in una immobilità ieratica, intenta a riferire ai probi astanti l’ultima notizia.

Sullo sfondo di un drappo oscuro, che crea un clima serio e lugubre (il contesto ideale per la detonazione della bomba) Philippe de Champaigne realizza un consesso di ignari personaggi, caratterizzati da colori chiari e morbidi effetti chiaroscurali. Si crea un contrasto tra la luminosità degli uomini da un lato e l’oscurità della violenza omicida dall'altro, cui Ri Chun-hee non si sottrae, ma si consegna, restando così fedele a se stessa, riproponendo il gesto consacratorio del celebrante.

I dodici seduti attorno alla coreana, partecipano all’evento con reazioni differenti: alcuni appaiono sorpresi, altri dubbiosi o meravigliati per le parole di Ri Chun-hee e per la portata del gesto compiuto. È una Ri Chun-hee molto consapevole di ciò che sta dicendo ai presenti: con le labbra strette e con voce affettata emette i dolci suoni coreani che informano del test nucleare, dono incommensurabile che il dittatore coreano ha voluto offrire all'umanità intera.