Aung San Suu Kyi e Samantha Cristoforetti

In occasione della Giornata internazionale della donna, Scoria dell’Arte propone l’opera pittorica di due artisti, differenti tra loro per origini e stile, ma uniti dall'intento comune di offrire il loro modesto omaggio a due donne che della celebrità non ne fanno una professione.

Agnolo di Cosimo di Mariano, conosciuto come il Bronzino è il pittore italiano, esponente del Manierismo, autore dell’incisivo ritratto La signora del Myanmar in abito verde. 

La signora del Myanmar in abito verde - Bronzino

La donna raffigurata è Aung San Suu Kyi, “la Signora del Myanmar" vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 1991. Dopo aver pagato per 15 anni lo scotto di vivere sotto una dittatura militare ove non c’era alcuno spazio per la difesa dei diritti umani, l’eroina della Birmania oggi si appresta a scrivere il nuovo capitolo di storia della democrazia del suo paese, restituendo al proprio popolo quella libertà di espressione e pensiero oramai soppressa dal lontano 1988.

Il ritratto di Aung San Suu Kyi è tra i più raffinati e mirabili capolavori del Bronzino. Il pittore offre un supremo elogio alla raffinatezza intellettuale della donna, ritraendola in un abbigliamento ricercato ma discreto, in una posa composta e statuaria. L’espressione fiera dello sguardo, indice di decoro e compostezza, è il risultato prezioso di una difficile lotta per i diritti umani che non può e non deve essere dimenticata. Da nessuno.

Differisce dal Bronzino lo stile pittorico di Gilbert Stuart, noto pittore statunitense, autore del ritratto di George Washington (quello riprodotto sulle banconote da un dollaro, per intenderci) nonché autore del ritratto ufficiale di Samantha Cristoforetti.

Ritratto di Samantha Cristoforetti - G. Stuart

Sebbene non possa essere annoverata nella lista dei 44 presidenti degli U.S.A., con la missione “Futura” l’astronauta italiana si è ritagliata il suo posticino negli annali di storia come la donna dei record nello spazio.

Suo è il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in una singola missione: si parla di ben 199 giorni! L'11 giugno 2015, dopo più di sei mesi trascorsi sulla stazione spaziale internazionale, è avvenuto il rientro sulla Terra, in Kazakistan.

Dismessa la tuta spaziale, ma non del tutto, Samantha si accomoda in poltrona vestendo i panni di una perfetta ed elegante donna borghese di primo Ottocento. La raffinata veste bianca dal tessuto leggero e dallo scollo generoso, è impreziosita da una cinta gioiello sotto il seno e da un bracciale dorato, indossato appena al di sotto della manica a sbuffo. L’artista, con poche e precise pennellate, è riuscito a rendere la vitalità e la naturalezza della donna, con il suo sorriso sbarazzino e lo sguardo di chi è riuscito a guardare questo mondo da un altro punto di vista.