Giorgia Meloni in meditazione sulla storia d’Italia – F. Hayez

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Giorgia Meloni in meditazione sulla storia d’Italia – F. Hayez


Il maggiore esponente del tetro romanticismo italiano è sicuramente Francesco Hayez

Artista innovatore e poliedrico, Hayez ha segnato profondamente la Scoria dell'Arte italiana con il dipinto Il Bacio ed una serie di ritratti emblematici, molti dei quali sembrano celare messaggi politici subliminali. Ma neanche troppo.

La tecnica di Hayez è particolarmente indicativa: la sua pittura è molto vicina allo stile romantico che, reinterpretato alla luce di circostanze spiccatamente moderne, assume le tipiche tinte fosche del contemporaneo melodramma politico dal sapore tutto italiano.

Esempio lampante è Giorgia Meloni in meditazione sulla storia d’Italia. Il dipinto, un olio su tela, è stato realizzato dall'artista nelle idi di marzo dell’anno corrente quando la fascinosa politica italiana annunciava la sua candidatura a sindaco di Roma, attentando così alla vita di Berlusconi e del suo protetto Bertolaso, non prima però di aver spernacchiato ai quattro venti la propria gravidanza. 

Essendo il primo prototipo di femmina umana sperimentato per "lavorare" durante lo stato interessante, la Meloni, cosciente della propria eccezionalità, non ha mai perso occasione di sottolineare il possesso del doppio cromosoma x anche quando, dopo attenta e ragionata riflessione durata pochi secondi, ha deciso di correre per la carica di sindaco della città eterna. 
Essendo l’Italia un Regno in cui poco si tollera la satira su episodi di strumentalizzazione della gravidanza, Francesco Hayez decide di non soffermarsi sullo stato interessante della donna per sottolinearne invece la ventata di freschezza e luminosità. 

La Meditazione sulla storia d’Italia è dunque una composizione allegorica che esprime la situazione politica italiana. Contro uno sfondo scuro caratterizzato da tonalità cupe tendenti al grigio (che meglio descrive lo stato d’animo dei futuri elettori), Giorgia Meloni indossa una veste bianca che lascia scoperte le spalle ed il seno, forse un allusione alla gravidanza.

Il corpo della donna è illuminato da una fonte di luce proveniente da sinistra che dona luminosità alla veste ma lascia in penombra il viso leggermente inclinato verso il basso. Non si può non rimanere sopraffatti dallo sguardo rassicurante e deciso della donna che, quasi a trasmettere un senso di sfida, sembra seguire lo spettatore in qualsiasi direzione egli si trovi. La donna regge un volume su cui si legge la scritta Storia d’Italia, a confermare come la data delle fatidiche elezioni sia avvertita come un momento cruciale per le sorti della penisola. Nell'altra mano la Meloni sostiene una croce, probabile allusione ai valori della famiglia tradizionale di cui si è autoproclamata rappresentante.

Al di là delle critiche sollevate al riguardo della maternità imminente, sembra siano in molti a preoccuparsi di come la Meloni riuscirà mai a coniugare il ruolo di madre con quello di fantomatico sindaco. 
Ebbene, preme ricordare che, negli ultimi tempi amministrare Roma Capitale non è un lavoro bensì un impiego che al massimo si riduce a comparsate pubbliche e a due cene al ristorante con amici e parenti, generosamente elargite dai contribuenti.



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