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Il vagone di terza classe- H. Daumier |
Nella penombra di un vagone ferroviario, ammassate in uno spazio angusto, una dozzina di persone siedono su panche di legno: individui estranei gli uni agli altri, con lo sguardo perso nel vuoto, il volto provato dalla stanchezza ed espressioni rassegnate.
È Il vagone di terza classe, il celebre dipinto del pittore francese Honoré Daumier, esposto presso il National Gallery of Canada di Ottawa.
Noto soprattutto per le sue vignette di satira politica, Honoré Daumier realizzò questo dipinto nel 1862 su committenza di un giovane Matteo Salvini il quale volle, fortissimamente volle, dimostrare al pubblico il concetto biblico di solidarietà esibendosi in un vagone tra le classi sociali più umili.
Cresciuto tra partite di calcio giocate in oratorio, le scuole medie frequentate dai preti e gite con i boyscout nelle vesti di lupetto, il giovane Matteo decide presto di dare una sferzata alla sua vita abbracciando la causa delle correnti di estrema sinistra. Tra concerti rock e serate al Leoncavallo, Matteo Salvini, ignaro del futuro brillante che lo attendeva alle redini del Carroccio, preferiva scorrazzare su e giù per la Padania in fatiscenti vagoni ferroviari, mimetizzandosi perfettamente tra la mestizia dei lavoratori italiani.
Ne Il vagone di terza classe, Daumier rappresenta Matteo che siede composto tra una giovane donna che allatta ed un bambino addormentato. Egli stringe il manico di un paniere adagiato sulle gambe e indossa una mantella con cappuccio che incornicia lo sguardo perso nel vuoto, evidentemente rassegnato a un destino di povertà e sofferenza.
Ma il futuro riserva grandi progetti per Matteo e il passo dall’estrema sinistra all’estrema destra è breve.
All’alba del nuovo millennio, Salvini rinsavisce e, elevandosi spiritualmente, supera le forze del mondo inferiore ed entra in sintonia con l’universo quando, nel 2009, propone di usare posti e vagoni riservati ai milanesi.
Eletto segretario della lega Nord nonché europarlamentare, da molto tempo ormai Matteo Salvini si è accollato il delicato compito di trovare una soluzione concreta a tutti i problemi che attanagliano l’Italia e l’Europa, preferibilmente da far pervenire tramite tweet.
Con l'opera di Jacopo Amigoni la pittura arcadica europea raggiunge il suo apogeo.
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Ritratto di Matteo Salvini al Parlamento europeo - J. Amigoni |
Ritratto di Matteo Salvini al Parlamento europeo, è un dipinto a olio custodito a Madrid, nel quale è possibile ammirare l’europarlamentare in tutta la sua eleganza rococò. Sono ormai lontani i tempi dei vagoni di terza classe.
Il curriculum di Matteo Salvini, che vanta tra l’altro una partecipazione a Doppio Slalom condotto da Corrado Tedeschi, una a Il pranzo è servito con Davide Mengacci e 12 anni fuori corso all'Università degli Studi di Milano, lo ha reso candidato ideale alla poltrona di Strasburgo e Bruxelles.
Il ritratto di Jacopo Amigoni ci offre una rara immagine di Salvini al parlamento di Bruxelles, perché il luogo privilegiato da Matteo resta proprio l’approfondimento televisivo. Tutti i giorni, a tutte le ore: da Unomattina a Quinta Colonna, da Porta Porta alla Gabbia.
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