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| Ritratto di Madame Lollo con cuffia di pizzo – J. N. Ender |
Johann Nepomuk Ender è stato un pittore austriaco attivo nel corso della prima metà dell’Ottocento. Ancora molto giovane esordì come ritrattista e consolidò le proprie abilità pittoriche frequentando l’Accademia di Vienna. Nel 1820 si recò in Italia, a Roma e Firenze, dove produsse una serie di opere bibliche e soggetti storici. Rientra in questo filone il Ritratto di Madame Lollo con cuffia di pizzo, realizzato nel 1833. La donna del dipinto è Luigia Lollobrigida, ossia Gina o semplicemente Lollo, l’attrice nonché sex symbol più importante, a livello internazionale, degli anni '50 e '60 del Settecento, Ottocento e Novecento.
Amministratrice della propria immagine, la Lollo ha preferito contare soprattutto su se stessa: si è sempre truccata da sola e ha disegnato personalmente i suoi sontuosi abiti da sera. Proprio per questo è stata nominata Ambasciatrice di buona volontà.
La realizzazione di questo dipinto si configura come caposaldo di Haute Couture capace di competere con i sobri travestimenti di Donna Sofia Scicolone, l’eterna rivale della Lollo.
La competizione si svolge sul ring della tela dove la Lollo e Donna Sofia se la danno a suon di mise non risparmiando, certo, colpi bassi. Entrambe le donne hanno la capacità di mettere fuori combattimento l'avversaria con combinazioni di abiti o anche con un unico colpo.
La distinta dama italica sfoggia per l’occasione una veste scura riccamente ornata di tulle bianco fermato con una cintola al di sopra della vita. L’abbigliamento è impreziosito da una stola ornata e dalla cuffia di tulle di Franconia che si estende a raggiera con ricca guarnizione di nastri celesti. La pettinatura boccoluta a mo’ di frangia ed il volto finemente truccato, conferiscono alla donna una parvenza umana.
La bellezza abbagliante della Lollo è stata più volte omaggiata in tutto il mondo. In suo onore sono state ribattezzate “Lollo”: una varietà d’insalata riccia, una lampada a sospensione ed una locomotiva tedesca.
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