La morte di Marat rappresenta uno dei più straordinari capolavori pittorici del francese Jacques Louis David. Il dipinto fu realizzato nel 1793 ed è esposto al Museo reale delle belle arti del Belgio. L’opera celebra Marat, il martire della rivoluzione francese assassinato a tradimento da Charlotte Corday. In questo dipinto David decide di ritrarre non l’assassinio, bensì il momento immediatamente successivo, presentando il tragico evento attraverso una scena di grande compostezza e liricità. Ci si immerge nella penombra di una stanza la cui fonte di luce proveniente da sinistra esalta il corpo senza vita di Marat, ancora immerso nella vasca da bagno.
Ed è quella stessa fonte di luce ad esaltare la plasticità delle forme di una figura estranea che si staglia nel buio della stanza quasi fosse un’apparizione. Tra uno speciale su Albano ed un intervista ai Casamonica, Bruno Vespa lo storico conduttore del noto programma super partes Porta a Porta, si erge al capezzale di Marat, guardando il martire della rivoluzione con occhio voyeuristico ed il ghigno compiaciuto di chi sa di essere nel posto giusto al momento giusto.
La ricorrente gestualità delle mani è il preludio di una nuova avvincente puntata televisiva che il noto conduttore saprà eroicamente affrontare, in barba all'olezzo del cadavere. Unico appunto da muovere all’artista: la mancanza di un plastico.
Stupendo!!!
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