I dipinti della grande notte degli Oscar 2016

La notte tra il 28 e il 29 febbraio presso il Dolby Theatre di Los Angeles, si è tenuta l’88esima edizione degli Academy Awards, ovvero la cerimonia per l’assegnazione dell’Oscar, premio particolarmente ambito da star e celebrità di tutto il mondo che non perderebbero occasione di scannarsi tra loro pur di accaparrarsi l’agognata statuetta.

Ritratto di Leonardo DiCaprio con statuetta - A. Sani

Dopo una breve parata di sole 9 ore tra piume, paillettes e strass all'insegna della sobrietà, i vip vengono allontanati di forza dal tappeto rosso che viene finalmente riavvolto per lasciare spazio alla cerimonia vera e propria.

Dopo quattro nomination affondate a picco come il Titanic, l’interminabile corsa all'Oscar di Leonardo DiCaprio finisce quando riceve tra le mani la statuetta come migliore attore protagonista per il film The Revenant – Redivivo. Momento culminante della serata è stata la vittoria, attesa da millenni, di Ennio Morricone per la colonna sonora di The Hateful Eight, l’ultimo film di Quentin Tarantino. 

Tra standing ovation, applausi e complimenti, c’è stato anche qualche artista che ha approfittato dell’occasione per immortalare l’avvenimento. Primo fra questi è Alessandro Sani (da non confondere con Alessandro Siani) pittore italiano scomparso nel 1927 ma resuscitato per l’occasione. Nato a Firenze, Sani è noto soprattutto per le cosiddette scene di genere, ossia un tipo di pittura che ha per soggetto scene ed eventi tratti dalla vita quotidiana. Sebbene sia stata considerata un genere "minore", la pittura di genere diviene per Sani un elemento indispensabile per fermare nella storia episodi forse irripetibili. È il caso di Ritratto di Leonardo DiCaprio con statuetta, realizzato frettolosamente dall'artista la notte tra il 28 e il 29 febbraio. 

Sopravvissuto alla perdita di ben quattro Oscar e animato da un’incontrollabile sete di vendetta, più morto che vivo, Leonardo si è fatto avanti tra le nomination trascinandosi sul red carpet nelle vesti del redivivo, avvolto in una pelle di roditore che lasciava le spalle appena scoperte. Il viso, incorniciato da una barba incolta e da segni di tumefazione, lascia trapelare lo stato di elevazione mistica della mente, effetto collaterale della statuetta che stringe tra le mani. 

Capolavoro della serata degli Oscar è Ritratto di Ennio Morricone in specchio convesso, realizzato da Girolamo Francesco Maria Mazzola, in arte Parmigianino che, come il cacio sui maccheroni, non poteva di certo mancare all'evento. 

Ritratto di Ennio Morricone in specchio convesso - Parmigianino

Soggetto del dipinto è il compositore, musicista e direttore d'orchestra italiano, colui che ha scritto le musiche di più di 500 tra film e serie TV, colui che ha venduto più di 70 milioni di dischi e che, inspiegabilmente, è sempre stato escluso dalla vittoria nonostante le sei nomination complessive e un Oscar alla carriera nel 2007.

Qualche ora dopo la consegna dell’Oscar, il Parmigianino immortala il volto del Maestro al centro di una stanza distorta dalla visione dello specchio convesso. In primo piano la mano destra, oblunga e deforme, è appoggiata sul ripiano e mostra la statuetta placcata in oro 24 carati. L'abito, una pelliccia dalla quale sbuca il polsino a sbuffo della camicia bianca, è rappresentato a grandi linee con pennellate veloci. È notte fonda ormai, ad Ennio Morricone cala quasi la palpebra, è stanco ma felice e a noi va bene così.