Street art: Bruno Vespa e la raccolta “Porta a Porta”

Bruno Vespa e la raccolta “Porta a Porta”

Attirato da un irresistibile olezzo di cadavere, l’avevamo già visto materializzarsi, con sommo orgoglio, all'omicidio di Marat, il più celebre caso di cronaca nera della Francia rivoluzionaria oggetto della rappresentazione di Jacques Louis David e della puntata di "Porta a Porta" del 13 Luglio 1793.

Conduttore e condottiero del millenario programma televisivo "Porta a Porta", specializzato nel sondare il lato più oscuro dell’essere umano, particolarmente abile nel trattare gli avvenimenti più lugubri ma anche capace di tener incollati al piccolo schermo milioni di telespettatori spoilerando i segreti per una tintarella perfetta, Bruno Vespa si riconferma star indiscussa del “servizio pubblico” a 360°.

Oggi come allora, sulle note di Via col vento, dalla tela alla street art. 

L’immagine che oggi proponiamo è stata realizzata da un ignoto street artist a cui, evidentemente, piace divertirsi con gli elementi urbani.

L’opera in questione è stata creata su un muro anonimo di città nel punto esatto in cui i cittadini sono chiamati a fare i conti con la propria coscienza civica: bidone marrone per i rifiuti organici, bidone giallo per la plastica. 

Probabilmente attratto dall'odore del potere, Bruno Vespa non manca all'appuntamento quotidiano con il servizio pubblico di nettezza urbana: sprofondando nella poltrona del suo salotto dalla quale riesce a sollevarsi poggiando i gomiti sui colorati contenitori, il conduttore aspetta con calma il proprio turno. 

Anche in occasioni come queste Bruno Vespa riesce a mantenere un certo aplomb: abito scuro, cravatta a pois e accavallamento di gamba alla Basic Instinct, accompagnano la seriosità del volto impreziosito da un riporto laterale.

La tecnica di rappresentazione è notevole: con l’impiego di una semplice maschera normografica e di sole due vernici spray, il bianco e il nero, lo street artist è riuscito a rappresentare il personaggio con un realismo tale da rendere finalmente possibile un’accurata mappatura dei nei.

Quando differenziare fa la differenza.